Storia[]
Il ritorno dei Gauna Bianchi spinge l'optometrista Tadohomi, contro il volere della casa degli optometristi, a richiedere l'aiuto di Denji Kudo, uno dei due Guana Neri, da tempo fuggito dalla residenza. L'uomo, che ora lavora in un impianto di coltura dell'olio, sceglie controvoglia di aiutare la donna e si dirige sul tetto dell'edificio, raggiunto il quale viene velocemente ricoperto da materiale nero che gli fuoriesce dalla schiena, fino a venire completamente ricoperto da quella che sembra essere un'armatura. In pochi istanti attraversa quell'ammasso di costruzioni chiamato città e entra in combattimento col gauna bianco, che stava facilmente massacrando e divorando i militari impegnati nel fermarlo. Il combattimento a velocità ultrasonica viene vinto da Kudo, che tuttavia rimane bloccato sul posto, rendendo pubblica l'esistenza di esseri fuori dall'ordinario. Inizia in questo modo il nuovo visionario manga di Tsutomu Nihei, già autore dell'innovativo Blame! Si tratta di un manga d'azione decisamente breve, dove l'autore costruisce a sottintesi un'ambientazione apparentemente banale,
ma ricca di sfaccettature e di richiami misteriosi, condita da architetture assurde ed inverosimili. In questo caso non si tratta di un mondo chiuso e metallico che si sviluppa all'infinito, ma di una città pressoché normale, dove gli elementi di "libertà architettonica" sono appena accennati, con una scala cromatica basata sul bianco anziché sul nero. La maestria grafica dell'autore si può comunque osservare sia nei personaggi non umani che nei macchinari. Il miglioramento grafico, confrontato all'opera più famosa, è facilmente osservabile in tutti gli aspetti, anche nei personaggi umani che, pur non ottimamente caratterizzati, risultano più dettagliati e curati.
Curiosità[]
Abara è un manga di pura azione, che si discosta pesantemente dai cliché del genere. È quindi sconsigliato a chi non gradisce affrontare serie fuori dagli standard, nonché caratterizzate da una struttura narrativa decisamente inconsueta.