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Storia[]
Saga del Grande Tempio[]
Appare in assoluto per la prima volta nella corsa alle dodici Case all'interno del proprio tempio, nel quale sarà il primo nemico ad affrontare Pegasus. Lo stesso cavaliere di bronzo cerca di distrarre con il suo Fulmine di Pegasus il cavaliere d'oro cercando di far passare oltre i compagni, ma Aldebaran ignora completamente l'attacco e atterra immediatamente Sirio, Andromeda e Crystal. Nello scontro con Pegasus, unico superstite, si trova facilmente in vantaggio e con pochi colpi lo mette in difficoltà per poi schiacciarlo a terra con la sua grossa mole. Creduto morto il rivale, si appresta dispiaciuto ad eliminare gli altri privi di sensi, ma in quel momento Pegasus, aiutato da Atena e da Castalia, ritrova la forza dentro di se e torna a lottare. Dopo un lungo scontro, Aldebaran, che mette alla prova Pegasus perché accortosi della costante crescita del ragazzo in combattimento, viene alla fine sconfitto da questi che, acquisito il settimo senso, combatte alla pari con lui e gli stacca col taglio della mano
il corno sinistro dell'elmo. A seguito di questo gesto Aldebaran lascia passare Pegasus, nella versione animata perché colpito dalla forza e dal coraggio del cavaliere di bronzo, nel manga perché glielo aveva promesso in caso ci fosse riuscito. Successivamente si oppone agli altri tre cavalieri, sostenendo che devono meritarsi di passare la casa, in realtà per metterli alla prova e convincersi dei propri dubbi. Sebbene infatti non nutra dubbi sul Grande Sacerdote fino al dialogo che avrà con Mur, riconosce valore e coraggio nei suoi avversari e li ritiene degni delle armature che indossano, al contrario di quanto gli era stato riferito. Aldebaran riappare poco dopo davanti alla sua casa mentre parla con Mur che gli chiede perché abbia fatto passare Pegasus e compagni, spiegandogli di aver sentito un cosmo sovrannaturale che proteggeva Pegasus che lo ha profondamento turbato e discutendo col compagno che si trattasse di Atena o meno. Nel resto della corsa alle Dodici Case, il Toro riappare in qualche scena sporadica nella quale medita o viene sorpreso dall' Eufonia di Sagitter nonché, infine, quando sale alle stanze di Arles assieme ai reduci cavalieri d'oro con Lady Isabel per fermare Gemini.
Saga di Asgard[]
Appare quando dona il suo sangue per rigenerare l'armatura di Andromeda. In seguito è presente nella suddetta saga filler nel momento in cui viene attaccato dal Cavaliere di Asgard Mizar che riesce a coglierlo di sorpresa alle spalle e ad atterrarlo. In realtà, in un momento successivo, Aldebaran in un ospedale racconterà a Castalia, in modo che possa mettere in guardia i Cavalieri di Bronzo, di aver evitato facilmente l'attacco violento dell'avversario ma di essere stato poi atterrato da una sorta di ombra, che si rivelerà poi essere Alcor, fratello gemello di Mizar. In seguito, sempre nell'anime, ripresosi dall'attacco di Mizar ed Alcor, appare nel momento in cui i Cavalieri d'Oro discutono su un loro eventuale intervento in sostegno dei Cavalieri di Bronzo.
Saga di Nettuno[]
Nella serie di Nettuno, la storia di Aldebaran subisce notevoli differenze tra manga e serie animata. Nel manga, affronta il Generale degli Abissi Siren, giunto per uccidere i cavalieri di bronzo, i quali si trovano ricoverati in coma presso l'ospedale della fondazione grado, dopo la battaglia delle dodici case. Dopo una lunga lotta, il Generale degli Abissi utilizza la sua melodia, in modo da ridurre la forza del cavaliere d'oro all'uno per cento del suo cosmo, ma quest'ultimo, dopo aver capito la situazione, si rompe i timpani con le dita in modo da non ascoltare più la melodia del nemico. Quest'ultimo gesto si rivelerà inutile, in quanto la melodia arriva direttamente al cervello. Sorrento tenta di uccidere con la sua tecnica mortale il cavaliere, ma l'armatura del Toro si stacca dal corpo del cavaliere d'oro e blocca la tecnica; proprio in quel momento giunge Atena che gli ordina di cessare l'ostilità e di essere condotta al Santuario di Nettuno. Aldebaran non può opporsi al volere della dea e torna immediatamente al Grande Tempio sconfortato, mentre Sorrento porta via Atena.
Saga di Hades[]
Durante la serie di Hades, mentre era intento a meditare su un fiore donatogli da una ragazzina, viene attaccato dallo Specter Niobe di Deep che, approfittando della sordità di quest'ultimo (causata nello scontro con Sorento nel manga, lo colpisce e lo uccide. Prima di morire, però, Aldebaran riesce a lanciare il Sacro Toro ("Grande Corno") sull'avversario, che morirà poco dopo, e, inoltre, fa in modo che una parte del cosmo nella sua armatura possa avvertire un eventuale amico del pericolo nascosto che si cela nel suo tempio. Il suo spirito ritornerà per sacrificarsi alla Giudecca (quartier generale di Hades nell'oltretomba) con gli altri 12 Cavalieri d'Oro, unendo i loro 12 cosmi nella freccia del Sagittario creeranno un colpo simile alla luce del sole che è assente nel regno dei morti, è ciò creerà un varco nell'impenetrabile Muro del Lamento(Muro del Pianto in originale) che divide Inferno da Elisio
Curiosità[]
Nell'anime durante l'attacco di Mizar, il cavaliere fa cadere l'elmo di Toro a terra che si frantuma in mille pezzi come fosse di vetro. Tuttavia in episodi successivi, l'elmo riappare assurdamente integro, ma con il corno ancora spezzato. L'episodio è comunque assurdo perché le armature d'oro in più passi di manga e anime vengono definite praticamente indistruttibili e congelabili solo allo zero assoluto. Discorso ovviamente analogo per la rottura del corno dell'elmo da parte di Pegasus.
Scheda Tecnica[]
Nome Aldebaran
Origine Saint Seiya
Genere Maschio
Classificazione Umano, Saint di Atena
Età 24 anni
Poteri e Abilità Super forza, velocità, durabilità, resistenza, manipolazione del cosmo, illusioni, telepatia telecinesi, sensi superiori per compensare quelli fisici e rintracciare persone o eventi attraverso le dimensioni, colpi energetici e campi di forza, può attaccare gli esseri non-fisici, in grado di frantumare gli atomi cosi da baipassare la durabilità del nemico, possiede il settimo senso e l'ottavo senso, il primo gli permette di usare al massimo il suo potere, l'altro di entrare ed uscire quando vuole dal regno dei morti, distruzione subatomica, in grado di viaggiare ed attraversare dimensioni
Debolezze Dipende troppo dalla sua armatura, nella saga di Nettuno e Hades è sordo.
Capacità Distruttiva Stellare | Con l'armatura d'oro divinà, Multi Galattico
Raggio D'Azione Planetario
Velocità Massicciamente SAL
Durabilità Sovrumana | Con l'armatura d'oro Stellare+ | Multi Galattico
Forza di Sollevamento Classe M
Forza Contundente Classe XGJ | Classe Galattica
Resistenza Alta
Equipaggiamento Standard La sua armatura
Intelligenza Cavalieri stimato da tutti per la sua forza e abiltà nel combattere
Attacchi / Tecniche Particolari
'-' Great Horn: consiste in una esplosione di energia cosmica indirizzata rivolgendo i palmi delle mani aperte contro il nemico, che viene così schiacciato dall'onda d'urto. La particolarità del colpo, definito il più veloce tra quelli dei Cavalieri d'Oro, è l'imprevedibilità, in quanto la posizione d'attacco (il corpo eretto con le braccia incrociate sul petto) è apparentemente una posizione di difesa, e non consente al nemico di fare ipotesi su dove il Great Horn colpirà.
Vittorie all'interno della Virtual Arena[]
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Sconfitte all'interno della Virtual Arena[]
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