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Storia[]

Assedio di Sparta[]

Due Dei dell'Olimpo, Ares e Atena fecero irruzione nella città di Sparta al fine di catturare un bambino di nome Deimos, colui che secondo una profezia avrebbe distrutto il regno degli dei. Dopo averlo catturato, il fratello Kratos cercò di salvarlo attaccando Ares, ma quest'ultimo lo colpì al volto procurandogli una profonda ferita sull'occhio; il dio della guerra decise di ucciderlo ma venne fermato da Atena. Ares in seguito portò il guerriero marchiato nel Regno della Morte per essere torturato.

La Scommessa degli Dei[]

Negli anni successivi, partecipò alla Scommessa degli Dei, dove ognuno doveva scegliere un mortale come campione, con l'obiettivo di recuperare l'Ambrosia. In questa sfida Ares scelse come suo campione Kratos, il quale dopo un viaggio estenuante riuscì nell'impresa e ottenne l'elisir, rendendo così Ares il vincitore della scommessa.

La servitù di Kratos[]

250px-Ares

Tu non sai nemmeno cosa sia un vero mostro, Kratos!

Kratos e il suo esercito di spartani non potettero competere con le tribù barbare dell'est, essendo in inferiorità numerica e quando stava per essere ucciso da Alrik chiese aiuto a Ares impegnando la sua anima in cambio della vittoria. Il dio accetto e spazzò via tutti i barbari, poi gli donò le Spade del Chaos come segno della sua servitù. Durante il suo servizio al dio della guerra, Kratos spense innumerevoli vite con i suoi spartani riuscendo a conquistare gran parte della Grecia. Ares, determinato a ottenere il guerriero perfetto, ordinò al suo servo di attaccare un villaggio costruito in onore di Atena; i soldati spartani uccisero tutti gli abitanti e bruciarono le case; invece Kratos raggiunse il tempio di Atena. Lì fu avvertito da un oracolo di non avventarsi al suo interno ma lo spartano non gli diede ascolto e una volta dentro uccise chiunque, tra cui la moglie Lysandra e la figlia Calliope. Tutto ciò fu il volere di Ares pensando che eliminando tutti i sentimenti di Kratos quest'ultimo sarebbe diventato più forte, ma lo spartano infuriato con il dio dichiarò vendetta rompendo il patto di servitù. Quindi Ares decise di inviare le Furie per catturarlo e imprigionarlo in una prigione dove venne torturato per anni.

Attacco alla città di Atene[]

Nonostante la gloria ottenuta con le sue azioni, le attenzioni di Zeus ricadevano sempre su Atena. Ciò portò Ares a provare invidia verso la sorella; quindi con un esercito di non-morti attaccò la città di Atene radendola quasi al suolo. Atena, non potendo intervenire direttamente per ordine di Zeus, reclutò Kratos con l'obiettivo di ucciderlo; lo spartano viaggiò nel Deserto delle Anime Perdute e una volta trovato il Tempio di Pandora ottenne il vaso. Ma Ares si accorse del trionfo di Kratos e afferrando una colonna la scagliò con forza colpendolo al torace; poi grazie ad una arpia prese il vaso di Pandora. Ares ormai vittorioso avendo tra le mani il potere di uccidere un dio non si rese conto che Kratos era tornato in vita e con il potere concesso da Zeus si riprese il vaso e lo aprì: lo spartano divenne un gigante con una forza quasi pari al dio della guerra. Ares non si preoccupò minimamente, dichiarando che il suo nemico era ancora un mortale, debole come il giorno in cui gli aveva salvato la vita. Dopo una battaglia epica tra i due, Kratos prese il sopravvento ma venne immediatamente fermato e intrappolato in un'illusione, il modo più efficace per sconfiggerlo. All'interno di questa illusione Kratos si trovò ad fronteggiare tanti cloni di se stesso per proteggere la sua famiglia ma senza successo. I due tornarono alla realtà e Kratos, ormai sfinito e senza armi, si preparò alla morte. Kratos però schivò il suo attacco e prendendo la Spada degli Dei lo sconfisse. Ares, ormai senza forze, ricordò allo spartano del giorno in cui gli salvò la vita e di come stava cercando di farlo diventare un grande guerriero, ma Kratos gli rispose che ci era riuscito e con la spada lo uccise trafiggendogli il petto. Alla sua morte una grande esplosione si liberò nel Mar Egeo.

Curiosità[]

Non va confuso con l'Ares della Marvel Comics.

Scheda Tecnica[]

Nome: Ares.

Origini: God of War.

Genere: Maschio.

Classificazione: Dio della Guerra.

Età: Ignota.

Poteri e abilità: Super forza, velocità, durabilità, resistenza, sensi sovrumani che gli permettono di percepire eventi distanti (comprese che Kratos recuperò il vaso di pandora mentre si trovava ad Atene), telecinesi (sufficente per distruggere un'intera armata), immortalità (tipo 1), creazioni di dimensioni tascabili, manipolazione della realtà (solo nelle dimensioni tascabili che lui crea), rigenerazione (Basso-Media), eccellente combattente nel corpo a corpo e con le armi bianche, può evocare armi e garantire potere ad altri.

Debolezze: Arrogante.

Capacità distruttiva: Piccola Isola+.

Raggio d'azione: Migliaia di km.

Velocità: Sovrumana.

Durabilità: Piccola Isola+.

Forza di sollevamento: Classe P.

Forza contundente: Classe EJ.

Resistenza: Sovrumana.

Equipaggiamento Standard: La sua spada.

Intelligenza: Maestro di manipolazione, di tattica militare e del combattimento.

Attacchi e Tecniche Particolari

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Vittoria all'interno della Virtual Arena[]

Sconfitte all'interno della Virtual Arena[]

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