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La Storia[]
Argor viene notato per la sua forza e i suoi poteri da Tisifone, che lo arruola per portare a termine la missione per conto di Arles. Tisifone, sapendo che Pegasus, Sirio e Andromeda erano partiti per una missione esplorativa in Grecia ne approfitta. Con l'aiuto dei poteri mentali di Virnam, la ragazza organizza una trappola su un'isola sperduta dell'Egeo meridionale. Il Cavaliere fa precipitare l'aereo su cui volano i tre ragazzi, che si salvano giungendo sull'isola. Mentre Pegasus affronta Tisifone, Virnam sceglie di lottare contro Sirio, lasciando Andromeda ad Argor. Andromeda tiene impegnato il Cavaliere con le sue catene, non riuscendo però a colpirlo. Nel frattempo Tisifone viene sconfitta da Pegasus e Argor quindi cerca di accorrere in suo aiuto. L'avversario però non gli lascia il passo e il Cavaliere d'argento è così costretto ad usare il suo scudo, col quale pietrifica Andromeda all'istante. Pegasus e Sirio accorrono subito verso il compagno, sorpresi per l'accaduto. Argor allora ne approfitta per trasformare con lo scudo di Medusa anche loro in pietra. Sirio, al contrario dell'amico, riesce però a sottrarsi dal potente sguardo della gorgone, proteggendosi la vista con lo scudo del Dragone. Il suo maestro infatti gli aveva parlato della leggenda dello
scudo, e il ragazzo riesce quindi a proteggersi in tempo. Virnam allora cerca di bloccare il nemico, per permettere ad Argor di pietrficarlo, Sirio però riesce a liberarsi all'ultimo dalla presa ed a diventare roccia è l'avversario. I due si trovano dunque a lottare da soli faccia a faccia. Sirio colpisce l'avversario col Colpo segreto del drago nascente che risulta però troppo debole, poiché il Cavaliere è obbligato continuamente a fare attenzione allo sguardo della Medusa, senza riuscire quindi a mettere abbastanza energia nel colpo. Argor inizia a deridere l'avversario, cercando di provocarlo per fargli abbandonare lo scudo, unica sua protezione. Sirio allora, ricordando la storia sul mito della Medusa e di come Perseo la uccise, decide di provare ad usare lo stesso stratagemma, sfruttando il riflesso sul suo scudo per poter attaccare Argor senza dover incrociare lo sguardo della gorgone. Il Cavaliere d'argento però è ben a conoscenza della leggenda e salta in alto, evitando l'attacco di Sirio e bloccando i suoi movimenti con lo Stratagemma della gorgone, per poi attaccarlo con una pesante raffica di calci. Con sorpresa del Cavaliere di Perseo, l'avversario si rialza, deciso a sconfiggerlo per riportare i suoi compagni in vita. Strappandosi della stoffa dai pantaloni, ricava una fascia con la quale si benda per poter attaccare senza incorrere nello sguardo malefico dello scudo. Lo sguardo di Medusa però si dimostra molto più penetrante del previsto, superando persino la stoffa e le palpebre tenute chiuse dal Cavaliere di bronzo e pietrificando così il suo braccio sinistro e con lui lo scudo del Dragone. Argor ne approfitta per colpire il nemico e dargli il colpo di grazia. All'improvviso però giungono in suo aiuto i Cavalieri d'acciaio, che bloccano l'attacco del nemico. Inizialmente in vantaggio, vengono però messi tutti e tre immobilizzati e messi a terra dallo Stratagemma della gorgone. Il loro intervento consente comunque a Sirio di pensare a una strategia. Il Cavaliere di Atena decide infatti di accecarsi, per poter così combattere. Guidato da Atena il ragazzo riesce a "vedere" l'avversario e lo colpisce con tutta la forza del Colpo segreto del drago nascente che trapassa lo scudo di Medusa e giunge in pieno petto, perforando l'armatura. Alza poi il pugno in alto, mandando in frantumi le vestigia d'argento e facendo crollare a terra Argor, che solo in punto di morte capisce che Atena era dalla parte dell'avversario. Con la sua morte e la distruzione dello scudo, Pegasus e Andromeda tornano in vita. Viene poi resuscitato da Hades nella saga di Hades e insieme ad Agape e Vesta attacca Sirio, venendo sconfitti dopo una breve battaglia.
Curiosità[]
Nel 2012 è uscito in Giappone il modellino (myth cloth) di Argo basato sulla sua versione "classica", in doppia versione: Silver Cloth e Surplice. In Lost Canvas fa una brevissima apparizione il Silver Saint di Perseo, subito trucidato da Defteros, Cavaliere d'oro dei Gemelli, che frantuma anche il suo scudo con i denti.
Scheda Tecnica[]
Nome Argor di Perseo
Origine Saint Seiya
Genere Maschio
Classificazione Umano, Cavaliere d'argento
Età 17 anni
Poteri e Abilità Super forza, velocità, resistenza, sensi superiori per percepire eventi o persone anche in altre dimensioni, telepatia, telecinesi, campi di forza, generazione di illusioni, pietrificazione, manipolazione del cosmo, in grado di frantumare gli atomi e baipassare la durabilità del nemico, può colpire esseri non fisici
Debolezze La sua durabilità scende senza l'armatura
Capacità Distruttiva Isola+, potenzialmente Piccolo Paese
Raggio d'Azione Diverse centinaia di metri
Velocità Supersonico fino a Ipersonico
Durabilità Sovrumano, con l'armatura d'argento è Isola/Piccolo Paese
Forza di Sollevamento Classe 100
Forza Contundente Classe EJ
Resistenza Sovrumana
Equipaggiamento Standard La sua armatura
Intelligenza Abile combattente con anni di esperienza
Attacchi / Tecniche Particolari
Scudo di Medusa, è il colpo che viene più utilizzato da Argor. Il Cavaliere ha infatti sul suo scudo il volto di Medusa e quando la gorgone apre gli occhi lancia un raggio verso gli avversari i quali, se incrociano il loro sguardo con il suo, si trasformano subito in pietra. Lo scudo può essere posizionato sia sulla schiena del Cavaliere che sull'avambraccio sinistro. Nel primo caso è coperto dalla folta chioma dei suoi capelli, in modo tale da non essere visto e avere così un maggior effetto a sorpresa ma è meno maneggevole da utilizzare in battaglia, dovendo dare le spalle all'avversario. Il raggio scaturito dallo sguardo di Medusa si rivela molto penetrante, tanto da poter superare sia la stoffa che le palpebre, avendo però un effetto pietrificante minore sull'avversario.
Stratagemma della Gorgone (ラスアルグール ゴルゴニオ Rhas Ar Ghoul Gorgonio?, in arabo Testa della gorgone, più letteralmente Testa del domene gorgone), è una tecnica che Argor utilizza sia per evitare, che per bloccare e poi attaccare l'avversario. Argor salta molto in alto, portandosi sopra l'avversario, mentre col suo cosmo crea nella mente nemica l'illusione di centinaia di serpenti, come quelli della chioma di Medusa, che bloccano il corpo. Attacca poi il nemico indifeso, colpendolo con una serie di pesanti calci.
Vittorie Al Interno Della Wiki Arena[]
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Sconfitte Al Interno Della Wiki Arena[]
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