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Storia[]

Hidan è un ninja traditore del Villaggio delle Calde Primavere (nell'elenco dei villaggi non appare essendo stato distrutto nel Periodo delle Grandi Guerre); egli era l'ultimo ad essere entrato nell'organizzazione prima di Tobi. Hidan è immortale grazie al rito del suo clan che crede in Jashin ma per contunare a vivere deve bere sangue sacrificando vite umane e grazie alle sue tecniche: pur essendo stato ferito in punti vitali diverse volte, non è mai morto.

Hidan

L'Immortale Ultrà Juventino...

Saga di Hidan e Kakuzu: i distruttori immortali[]

Quando appaiono per la prima volta nel manga, Hidan e Kakuzu hanno catturato il Gatto a Due Code, che è stato in seguito portato via da Zetsu. Subito dopo, entrano nel Paese del Fuoco per attaccare un monastero dove credono di trovare la Volpe a Nove Code. A loro si oppone Chiriku, uno delle 12 Guardie Ninja che attacca i due dimostrando le sue abilità. Tuttavia il capo dei monaci viene ucciso e i due si dirigono verso un centro di riscossione per incassare la taglia sulla testa del monaco. Qui affrontarono un team composto da Asuma, Shikamaru, Izumo e Kotetsu. Il team di Konoha tende un'imboscata ad Hidan, trafiggendogli cuore e polmoni, ma questi nonostante le ferite è ancora vivo. Accortosi del combattimento appena iniziato, Kakuzu interviene in soccorso del compagno, ma questi non accetta l'aiuto ed ordina al ninja del Villaggio della Cascata di starne fuori. Inizia così il combattimento tra Asuma, supportato dalla tecnica del controllo dell'ombra di Shikamaru, e Hidan. Questi riesce a ferire il ninja di Konoha e, dopo averne bevuto il sangue, utilizza la sua tecnica mortale mentre Asuma lo attacca con una tecnica di fuoco. Nonostante sia stato colpito in pieno, Hidan non sembra affatto soffrirne (o meglio soffre ma sembra trarne piacere), ma è Asuma stesso ad accusare il colpo: da questo Shikamaru capisce che Hidan è in grado di "connettere" il proprio corpo con quello dell'avversario, in modo da "condividere" il dolore. Shikamaru riesce comunque a intrappolarlo con le sue tecniche, permettendo così al suo maestro di decapitarlo mentre Kakuzu continua ad osservare tranquillo il combattimento. Nonostante il colpo Hidan è ancora vivo e Kakuzu gli ricuce la testa al corpo (grazie alle fibre che fuoriescono dai fori sui suoi avambracci). A questo punto è lo stesso shinobi del Villaggio delle Calde Primavere a chiedere aiuto al compagno, che entrerà immediatamente in gioco, colpendo violentemente Asuma che sviene. Anche Shikamaru è allo stremo delle forze e Kakuzu ne approfitta per attaccarlo. Izumo e Kotetsu intervengono in suo aiuto, ma vengono sopraffatti facilmente dalla superiorità dell'avversario. Nel frattempo, Hidan tenta di sferrare il colpo di grazia ad Asuma che, facendo finta di essere ancora svenuto, lo evita all'ultimo momento. Lo stesso colpo raggiunge in pieno il Nukenin, che però è ancora "collegato" all'avversario, il quale subisce una grave ferita all'addome. Hidan, nonostante la disperata corsa di Shikamaru che cerca in ogni modo di evitarlo, si trafigge per l'ultima volta al cuore, riducendo in fin di vita

Hidan Ritual

All'interno del segno per il Rituale.

Asuma. Questi perisce, ai piedi dei suoi amati allievi (nel frattempo è arrivato in soccorso un team in cui sono presenti Ino e Choji), dopo avergli comunque detto le ultime parole. Il resto del Team riesce a salvarsi in quanto la coppia di ninja ricercati viene richiamata dal capo di Akatsuki per sigillare il Gatto a Due Code e la Tartaruga a Tre Code. Shikamaru decide allora di vendicare il defunto maestro con l'aiuto di Choji e Ino, ai quali si unirà anche Kakashi. Dopo aver separato Hidan da Kakuzu, Shikamaru Nara lo affronta da solo. Hidan inizia il suo rituale convinto di utilizzare il sangue dell'avversario, quando in realtà sta utilizzando quello di Kakuzu, preso da Kakashi poco prima. Grazie a questo Hidan distrugge uno dei cinque cuori di Kakuzu. Shikamaru quindi ferisce Hidan con un lungo pugnale, e dopo averlo intrappolato con la Tecnica dell'evocazione delle Ombre lo fa esplodere in pezzi con delle carte bomba, seppellendolo sotto i massi di una caverna nella foresta del suo Clan, per sempre. Masashi Kishimoto ha rivelato che Hidan prendeva la sua immortalità dalle persone che uccideva durante la cerimonia, per cui, dopo che è stato seppellito da Shikamaru, è morto perché, anche se involontariamente, ha smesso di sacrificare al dio Jashin. Anche se non si sa esattamente quanto a lungo dura l'immortalità del ninja dati i sacrifici fatti in passato. Il fatto che non sia sato resuscitato durante la Quarta guerra ninja fa pensare che sia ancora vivo e stia morendo lentamente di stenti.

Curiosità[]

Al contrario degli altri membri, Hidan non sembra seguire particolari strategie di combattimento (a parte la sua arma), ma è simile al Naruto Uzumaki della prima serie: è solito gettarsi contro gli avversari senza pensarci troppo, indipendentemente dal loro livello.

Scheda Tecnica[]

Nome: Hidan.

Origine: Naruto.

Genere: Maschio.

Classificazione: Ninja umano, Immortale, membro dell'Akatsuki.

Età: 22.

Poteri e Abilità: Super velocità, resistenza, durabilità, immortalità (tipo 2), può parlare se la testa è tagliata, se è smembrato può ancora funzionare fino a quando qualcun altro mette le parti del corpo di nuovo insieme, non appena ferisce un avversario può eseguire un rito che farà sì che l'avversario sostenga le ferite sue stesse ferite, di solito uccidendoli, esperto nel taijutsu (arti marziali) con esperienza con varie armi.

Debolezze: Lenta velocità di attacco (più lento in tutta l'Akatsuki), il suo rituale necessita di tempo per la prepararazione e può essere rotto se è mosso al di fuori del simbolo che dipinge a terra, non può controllare il suo corpo se la sua testa è tagliata, non è immune al dolore.

Capacità Distruttiva: Edificio.

Raggio d'Azione: Mischia umana, se il rituale è completato non si conosce il suo raggio d'azione.

Velocità: Almeno 320 km/h.

Durabilità: Edificio, l'immortalità lo rende difficile da uccidere, ma facile da immobilizzare.

Forza: Sopra Massimo Umano.

Resistenza: Sopra Massimo Umano.

Equipaggiamento Standard: Una grossa falce con tre lame, utilizzata più per un prelievo di sangue per il suo rituale che per provocare gravi lesioni, ha una corda ad essa collegata, così da poterla utilizzare ad una distanza maggiore di quanto ci si aspetterebbe. Può controllare la falce e spostarla in modi inaspettati, manipolandola con il suo chakra.

Intelligenza: Discreta conoscenza delle tecniche ninja, tattico di battaglia un po' competente.

Attacchi / Tecniche Particolari

- Stregoneria - Controllore della Morte: La tecnica principale di Hidan. Prima si ottiene del sangue dal suo avversario (di solito attraverso il taglio con la falce). Egli deve quindi disegnare un simbolo speciale per terra nel sangue e rimanere fermo all'interno di esso. Dopo di che, qualsiasi ferita inflitta Hidan sarà inflitta la persona il cui sangue ha usato, come vodoo. Dal momento che Hidan è immortale, può sopravvivere a praticamente tutte le lesioni mentre i suoi avversari di solito non possono. Se si muove o si muove al di fuori del cerchio della tecnica non funziona, ma lo può riattivare facendo un passo indietro all'interno del cerchio. A causa della quantità di preparazione e di condizioni particolari di questa tecnica richiede, è considerata nell'arena praticamente inutile in combattimenti uno contro uno, e ha solo un certo grado di efficacia se non ha alleati per distrarre il suo avversario mentre la si esegue.


Vittorie all'interno della Virtual Arena[]

Sconfitte all'interno della Virtual Arena[]

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