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Storia[]

Origini[]

Max Eisenhardt nacque in Germania verso la fine del 1920. Sopravvissuta alla Notte dei cristalli, all'ascesa al potere dei Nazisti e all'emanazione delle leggi di Norimberga nel 1939 la famiglia fuggì in Polonia dove venne catturata durante l'invasione tedesca e confinata nel ghetto di Varsavia dal quale riuscì infine a scappare. Rintracciati, i nazisti uccisero il padre, la madre e la sorella ma Max riuscì a salvarsi, forse grazie al primo manifestarsi dei suoi poteri, e fuggire per poi essere catturato ed inviato ad Auschwitz dove divenne un Sonderkommando e si riunì al suo amore adolesenziale la rom Magda con la quale fuggì durante la rivolta del 7 ottobre 1944. I due si spostarono quindi nella città ucraina di Vinnytsia dove Max assunse l'identità di "Magnus" ed ebbe una figlia assieme alla moglie. Tempo dopo i poteri di Magnus si manifestarono pienamente quando un gruppo di mafiosi ucraini bruciò la sua casa con dentro la figlia Anya. Terrorizzata dalla rabbia del marito e dagli omicidi degli ucraini da lui commessi, Magda si rifugiò in Transia dove diede alla luce i mutanti gemelli Quicksilver e Scarlet prima di morire. Ricercato dalle autorità, Magnus comprò e assunse l'identità di Erik Lehnsherr. Trasferitosi in Israele, conobbe e strinse amicizia con Charles Xavier a cui non rivelò l'esistenza dei propri poteri (Xavier fece altrettanto) fino a quando non si scontrarono con il Barone Strucker e l'HYDRA. Al termine, Erik realizzò che le visioni sue e di Xavier concernenti il genere mutante e la coesistenza con gli umani erano inconciliabili e decise di andarsene.

Magneto

Il Signore del Magnetismo.

Ascesa[]

Determinato ad impedire che odio e violenza da lui vissuti nei campi di concentramento potessero ripetersi nei confronti dei mutanti (Homo superior) e convinto che avrebbero infine ereditato il controllo del pianeta diventandone la razza dominante, Magneto non esitò a ricorrere alla forza pur di proteggere i suoi simili. La sua prima azione criminale avvenne quando attaccò la base americana di Cape Citadel rubando alcuni missili e pianificando di utilizzarli contro gli umani, prima di venire sconfitto dagli X-Men di Charles Xavier. Creato l'Asteroide M, base orbitante in cui accogliere i mutanti per allontanarli dagli umani, fondò la Confraternita dei mutanti la cui prima incarnazione consisteva in Mastermind, Toad e suoi due figli gemelli (di cui allora non era a conoscenza) Quicksilver e Scarlet. Dopo innumerevoli sconfitte da parte degli X-Men, venne catturato dall'entità aliena Straniero che lo portò sul proprio mondo d'origine facendo sciogliere la Confraternita. Fuggito, ritornò sulla Terra dove rimise insieme la Confraternita prima di venire sconfitto dai Vendicatori aiutati da un ribelle Toad. Creati i primi mutati all'interno dei confini della Terra selvaggia, si scontrò con Ka-Zar e gli X-Men; e dopo aver attaccato New York City assieme a Namor, combatté contro gli Inumani e di nuovo con i Vendicatori prima di riorganizzare una nuova Confraternita sconfitta dal Professor X e i Difensori. Tempo dopo, utilizzando un'avanzata quanto antica tecnologia recuperata vicino al nucleo della Terra diede vita ad un umanoide artificiale chiamato Alpha. Ribellatosi contro il proprio creatore, Alpha utilizzò i propri poteri per farlo regredire fisicamente all'infanzia; deciso a proteggere l'amico, Xavier lo affidò alle cure di Moira MacTaggert sull'isola Muir. Ritornato adulto, Magneto decide di fermare il proprio processo di crescita anni prima della sua precedente età così da guadagnare una seconda giovinezza. Rimessa insieme la Confraternita affrontò Capitan America e si oppose alla conquista del mondo da parte di Destino.

Redenzione[]

Venuto a conoscenza che Scarlet e Quicksilver erano i figli di cui Magda era in attesa quando lo abbandonò, Magneto cercò di riconciliarsi con loro nel periodo in cui sposarono rispettivamente Visione e Crystal solo per vedersi rifiutato a causa delle azioni compiute in passato che spinsero la loro madre ad abbandonarli. Tempo dopo, assieme a Xavier, alcuni X-Men e Vendicatori e numerosi supercriminali venne rapito dall'entità aliena Arcano e portati sul pianeta Battleworld con lo scopo di combattere fra loro in quelle che più tardi vennero definite Guerre Segrete. Durante questo periodo, fra la sorpresa di molti che lo ritenevano un criminale Magneto combatté a fianco degli eroi venendo difeso anche da Capitan America e Wasp, che sviluppò nei suoi confronti dei sentimenti temperati però dal ricordo delle sue passate azioni. Ritornato sulla Terra, l'arrivo di Warlock sul pianeta distrusse l'Asteroide M sul quale risiedeva facendolo precipitare nell'Oceano Atlantico dove fu soccorso e curato dal capitano Lee Forrester con la quale condivise una breve relazione. Combattuto nuovamente a fianco degli X-Men contro l'Arcano, decise di rimanere con loro e consegnarsi alla giustizia: organizzato un tribunale speciale con lo scopo di giudicarne i passati crimini, il processo venne interrotto dall'attacco dei Fenris, gemelli figli del Barone Wolfgang von Strucker che ferirono gravemente Xavier prima di essere da lui sconfitti. Incaricato dall'amico di gestire la scuola e gli X-Men in sua assenza, Magneto e i Nuovi Mutanti furono vittime dell'Arcano che uccise e riportò in vita gli studenti traumatizzandoli profondamente e preparando così l'entrata in scena di Emma Frost, direttrice della concorrente Massachusetts Academy e Regina Bianca del Club infernale, che con il pretesto di aiutarli li manipolò per farli scontrare con i Vendicatori. Riportato in tribunale, utilizzò uno strumento recuperato dai rottami dell'Asteroide M per far sì che il giudice lo scagionasse da tutte le accuse assolvendolo anche dai suoi passati crimini, cosa che infiammò il malcontento dell'opinione pubblica contro i mutanti in generale. Venuto a conoscenza del massacro dei Morlock nelle fogne di New York City, assieme a Tempesta decise di prendere il comando del Club infernale come Re Bianco. Incapace di prevenire la fuga di Sunspot e Warlock dalla scuola e la morte di Cypher, Magneto vide sempre più crescere la distanza con i suoi studenti accentuata dopo gli eventi di Inferno e l'apparente morte in diretta TV degli X-Men. Contemporaneamente impegnato nella scalata del Club, rivelò al Re Nero Sebastian Shaw il suo piano per preparare un esercito per il prossimo conflitto fra umani e mutanti prima di cacciarlo ed assumere il titolo di Re Grigio. Dopo che i Nuovi Mutanti decisero tagliare i ponti, Magneto si installò nella Terra Selvaggia dove assieme a Nick Fury, Ka-Zar e Rogue, con la quale intrecciò una breve relazione, cercò di restaurare la pace prima di uccidere la sacerdotessa Zaladane rinunciando così a seguire il sogno di Xavier.

Avalon e Genosha[]

Stanco dello stato di costante conflitto con i governi umani e i vari gruppi di supereroi, Magneto costruì un secondo Asteroide M chiamato Avalon posizionandolo in orbita attorno alla Terra dove sperava di trascorrere una vita tranquilla. Visto come un punto di riferimento attorno al quale raccogliersi per portare avanti la sua dottrina, Magneto fu avvicinato da un gruppo di mutanti noti come Accoliti guidati da Fabian Cortez che lo ammaliò con i suoi poteri facendo in modo che proclammasse Avalon rifugio per tutti i mutanti puntando dei missili nucleari sovietici verso la Terra per garantire la sicurezza di quanti a bordo. Scoperto che durante il periodo in cui era stato riportato all'infanzia e preso in custodia da Moira MacTaggert aveva subito delle modificazioni genetiche, rapì la genetista con lo scopo di vendicarsi riuscendo perfino a torturarla prima che gli X-Men raggiungessero Avalon per liberarla quasi in contemporanea con l'attivazione di un satellite russo che distrusse la base orbitante. Tradito ed abbandonato da Cortez, rifiutò la proposta di Xavier di mettersi in salvo ed assieme agli Accoliti sembrò morire nell'esplosione. Si scoprì poi che sopravvisse grazie all'aiuto dell'accolita Chrome che lo protesse utilizzando i suoi poteri. In risposta all'ennesima salita al potere di Magneto ed alla costruzione e messa in orbita di un nuovo Avalon, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite attivò i "Protocolli Magneto" consistenti in una rete di satelliti in orbita attorno alla Terra con il compito di impedirgli di utilizzare i suoi poteri; in risposta, Magneto generò un impulso elettromagnetico che non solo mise fuori uso la rete ma anche tutti i dispositivi elettronici del pianeta per qualche minuto costringendo gli X-Men ad intervenire assaltando Avalon e risultando in uno scontro nel quale Magneto strappò l'adamantio dallo scheletro di Wolverine, costringendo così Xavier a lobotomizzarlo lasciandolo in uno stato di coma. Le azioni di Xavier portarono poi alla creazione dell'onnipotente Onslaught, amalgama dei poteri del signore del magnetismo e del leader degli X-Men. Rimasto a bordo di Avalon ormai sotto il controllo del mutante Exodus, Magneto venne accudito da Colosso fino alla distruzione della base orbitante ad opera di Olocausto fuggito dall'Era di Apocalisse. Messo a bordo di una capsula di salvataggio diretta verso la Terra venne però intercettato dall'antica nemica Astra la quale lo clonò riportandolo in uno stato cosciente, fallendo nel tentativo di ucciderlo. Sconfitto il clone, che sopravvisse però senza memoria diventando per tutti Magneto ed entrando a far parte degli X-Men, il vero Magneto assunse l'identità di Erik il Rosso rivelando la parte avuta da Gambit nel massacro dei Morlock facendolo così espellere dal gruppo e uccidendo l'uomo che creò l'identità di "Erik Lehnsherr" impedendo a Sabra e Garielle Haller di scoprire quella vera. A seguito, Magneto costruì una macchina per amplificare i suoi poteri minacciando il mondo di invertire i poli se non gli fosse stata concessa una nazione in cui la sua specie avrebbe potuto vivere in pace. Benché l'intervento degli X-Men e il sacrificio del clone Joseph per ripristinare il campo magnetico abbia portato alla sua ennesima sconfitta, l'O.N.U. dietro proposta di Alda Huxley concesse a Magneto di governare l'isola di Genosha senza però riconoscerla ufficialmente. Governando l'isola con l'aiuto degli Accoliti, fece iniziare una guerra civile con gli umani che in passato avevano brutalizzato la sua specie fino a quando sconfitte le opposizioni cominciò a radunare un esercito di mutanti con il quale sottomettere l'umanità. Catturato Xavier per utilizzarlo come simbolo del fallito ideale di coesistenza pacifica, Magneto fu in ultimo nuovamente sconfitto dagli X-Men e ferito gravemente da Wolverine.

Xorn[]

Costretto su una sedia a rotelle ed in via di guarigione per le ferite riportate, Magneto e i 16 milioni di abitanti di Genosha vennero sterminati dalle Megasentinelle inviate da Cassandra Nova, perduta gemella di Xavier. Occupato a registrare in una scatola nera gli ultimi momenti di vita dei genoshani per farli così vivere per sempre nell'etere, Magneto viene confermato tra le numerose vittime della tragedia da Polaris che proprio in quel periodo aveva avuto la conferma di essere sua figlia biologica. A questo punto la biografia è soggetta a controversie: secondo lo scrittore Grant Morrison, all'epoca autore della testata X-Men (seconda serie), Magneto sopravvisse alla distruzione dell'isola e si diresse in Cina dove creò l'identità del mutante Xorn (guaritore con al posto della testa una stella ed obbligato quindi ad indossare un elmetto speciale per contenerla; si è poi scoperto che l'elmetto bloccava l'uso della telepatia). Imprigionato dalle forze governative, venne poi venduto agli U-Mani e soccorso dagli X-Men che gli offrirono un posto da insegnante allo Xavier Institute dove li aiutò a sconfiggere un'infezione da Nanosentinelle e riparare il danno alla spina dorsale di Xavier permettendogli di camminare di nuovo. Impegnato ad istruire una classe di mutanti "speciali" e mostrare il proprio supporto per il sogno della coesistenza pacifica, mentre la morte di Magneto l'aveva consacrato a martire per la causa mutante, il coincidere della rivolta dell'open day nella quale Sophie perse la vita, l'omicidio di Emma Frost, il malcontendo dei suoi studenti, l'alleanza con la Naiade Esme e Toad e l'assunsione della droga "Kick" (forma virale con la quale Sublime infettava e controllava i suoi ospiti) funsero da catalizzatore alla rivelazione del sua messa in scena. Durante gli eventi di Pianeta X, distrusse quindi l'istituto, catturò Xavier, conquistò Manhattan uccidendo centinaia di umani e venendo infine decapitato da Wolverine non prima però di aver convogliato tutta la sua energia in Jean Grey causandone la morte. Non volendo dipingere il personaggio di Magneto come un genocida la Marvel decise di ricorrere all'espediente del retconning per spiegare le azioni di quest'ultimo: nella serie Excalibur Magneto incontrò Xavier fra le rovine di Genosha raccontandogli di come fosse sopravvissuto alla distruzione e di come fosse poi rimasto nascosto sull'isola, proclamando che quel "Magneto" altri non era che un impostore. Questa tesi è poi stata rafforzata prima dall'apparizione di un secondo Xorn, gemello del primo, che affermava la colpevolezza del fratello per le azioni compiute e poi da un incontro ravvicinato tra Xorn, in forma di pura energia, e lo stesso Magneto.

House of M[]

Tormentata da visioni riguardanti due bambini, Scarlet cadde preda di un terribile crollo mentale quando ricordò la scomparsa dei suoi figli ed inavvertitamente cominciò a modificare la realtà portano alla dissoluzione dei Vendicatori. Posta in uno stato di coma dal Dr. Strange, venne presa in custodia da Magneto (che rivelò così a tutti di essere vivo) e portata a Genosha cosicché Xavier potesse aiutarla anche se con il trascorrere dei mesi lo stato di salute psichico della donna non accennava a migliorare. Riuniti X-Men e Vendicatori, Xavier chiese consiglio su come gestire la situazione e si mostrò sorpreso quando alcuni di essi proposero di ucciderla per impedire che i suoi poteri distruggano la realtà alimentati dalla sua follia. Deciso a salvare la sorella, dopo aver spiato la conversazione, Quicksilver pregò il padre di intervenire prima di chiedere alla sorella di modificare la realtà dando vita ad House of M: in questa, tutti i desideri più intimi dei supereroi di Terra-616 furono avverati ed i mutanti divennero la specie dominante guidati dalla Casata di M, ovvero Magneto e i suoi figli. A lungo andare, grazie Wolverine (unico a ricordare il mondo come era prima a causa del suo desiderio di ricordare tutto il proprio passato) le memorie degli eroi vennero ristorate dalla giovane Layla Miller, che prese anche parte alla spedizione diretta a Genosha per liberare Xavier e riportare tutto come era prima. Durante la battaglia Layla riuscì a ristorare la memoria di Magneto che immediatamente si confrontò col figlio accusandolo di aver fatto tutto questo usando il suo nome e i poteri della sorella; in preda all'ira nei confronti del padre, Quicksilver affermò che lui avrebbe lasciato morire Scarlet. Furioso, Magneto uccise il figlio che venne però riportato in vita da Scarlet che accusò il genitore di aver sempre messo davanti a loro la sua guerra contro gli umani. Decidendo che non ci sarebbero stati più mutanti, prima di ripristinare la realtà pronuncia un incantesimo che estirpa il gene-X dal 98% dei loro simili. Ritornati a Genosha, gli X-Men scoprirono che Magneto non possedeva più i suoi poteri e Wolverine decise di risparmiarlo punendolo con una vita da "sapien".

Il Collettivo[]

Attaccato dall'energia mutante residua derivata dall'incantesimo di Scarlet che prese possesso del mutante Michael Pointer, Magneto venne soccorso in battaglia da Iron Man, Ms. Marvel, Sentry e Daisy Johnson. Scoperto che l'energia era sotto il controllo di Xorn, che in qualche modo riuscì a sopravvivere alla distruzione del suo corpo fisico, Sentry la estirpò dai corpi di Michael e Magneto spedendola sul sole. Arrestato dallo S.H.I.E.L.D., l'elicottero su cui Magneto venne fatto salire non fece in tempo a decollare che esplose colpito da un razzo.

Divisi resistiamo[]

Ritornato in scena al termine di Messiah Complex senza poteri, dietro richiesta di Exodus partecipò alla riparazione della mente di Xavier colpita da un proiettile sparatogli contro da Alfiere. Attaccato da Frenzy, riuscì a metterla fuori gioco grazie all'utilizzo di un laser chirurgico diretto in uno dei suoi occhi con il quale le recise alcune connessioni nervose. Infuriato per la menomazioni di uno dei suoi sottoposti Exodus cominciò a soffocarlo con la sua telecinesi prima di essere interrotto da Xavier che lo impegnò in un combattimento sul piano astrale. Apparso a San Francisco durante i festeggiamenti per il trasferimento degli X-Men nella metropoli californiana, Magneto con indosso il suo vecchio costume fece mostra dei suoi poteri attivando un gruppo di Sentinelle da esposizione con lo scopo di distrarre gli X-Men mentre l'Alto Evoluzionario lobotomizzava il Celestiale del Golden Gate Park. Scopertosi che in realtà Magneto utilizzava un avanzato esoscheletro per mimare quelli che erano i suoi poteri, gli X-Men arrivarono troppo tardi per fermare l'Evoluzionario che riusc' a fuggire. Tempo dopo, in orbita attorno alla Terra i due sperimentano il potere del Celestiale creando una macchina che permise a Magneto di riacquisire definitivamente i suoi poteri benché non sia chiaro se il suo gene-X sia stato riattivato nel processo.

Nazione X[]

Conscio che il suo tempo e quello di Xavier sono ormai passati, Magneto decise di far visita ad Utopia chiedendo a Ciclope di ammetterlo fra gli X-Men e comunicandogli tutta la sua stima per essere riuscito a compiere quello che lui non ha potuto, ovvero riunire tutto il genere mutante sotto un'unica bandiera. Attaccati improvvisamente da un gruppo di Predatori X, Magneto ne sconfisse uno prima di cadere preda della spossatezza per l'uso prolungato dei suoi poteri. Ricoverato presso l'infermeria, accettò la proposta dell'X-Club di fungere da dinamo per i motori dell'isola in modo da non farla affondare, convincendo poi Namor a costruire sotto di essa un pilastro che potesse sostenerla ed attorno al quale gli atlantidei potessero ricostruire la loro civiltà. Venuto a conoscenza delle sue azioni, Ciclope gli rinfacciò di non aver seguito la catena di comando e che non avrebbe mai avuto la sua fiducia; amareggiato, Magneto si recò sul monte Tamalpais dove cominciò a meditare per riportare sulla Terra il missile all'interno del quale Kitty Pryde era intrappolata vagando per l'universo. Riuscito nella sua faticosa impresa fra lo stupore generale degli X-Men, cadde in uno stato di coma. Durante la lunga notte di Necrosha, Magneto assieme a Rogue e ad un manipolo di X-Men vennero inviati sull'isola Muir dove furono attaccati da un risorto Proteus fra le rovine del laboratorio di Moira MacTaggert. Dopo una spossante battaglia, Magneto riuscì a frammentare l'energia vitale del nemico dichiarando però di non averlo distrutto definitivamente. Al ritorno su Utopia, mostrò ancora di provare dei sentimenti per Rogue e i due si scambiarono un bacio (frutto del feedback dell'attrazione che Rogue provava nei suoi confronti) durante il periodo in cui la ragazza fungeva da contenitore per i poteri telepatici delle Naiadi. Risvegliatosi dal coma all'arrivo della messia Hope Summers su Utopia, Magneto non assistette al funerale di Nightcrawler perché ricoverato in infermeria. Ripresosi abbastanza, partecipò allo scontro con i Nimrod provenienti dal futuro impegnati a distruggere l'isola riuscendo così a difendere gli altri degenti.

Curiosità[]

Il Magneto dell'universo Amalgam è un eroe che per combattere il malvagio fratello Will Magnus ha creato i Magnetic Men (i Metal Men della DC fusi alla Confraternita dei mutanti malvagi della Marvel) robot completamente composti da metallo che hanno le caratteristiche e i poteri dei mutanti uccisi dal fratello Will. Magneto, assieme a Titanium Man e Dinamo Cremisi, viene citato nella canzone di Paul McCartney intitolata Magneto and Titanium Man, comparsa nel 1975 sul disco Venus and Mars accreditato ai Wings.

Scheda Tecnica[]

Nome Magneto / Erik Magnus Lehnsherr / Max Eisenhardt

Origine Marvel Comics

Genere Maschio

Classificazione Umano Mutante

Età 82-83 anni

Poteri e Abilità Super velocità, durabilità, può aumentare la sua forza, controllo su tutto lo spettro elettromagnetico, immensi poteri magnetici, proiezione/manipolazione/assorbimento di energia, sensi sovrumani, riflessi sovrumani, volo, può creare campi di forza, può sopravvivere nello spazio, può diventare invisibile deviando la luce intorno a lui, può incrementare le sue statistiche con i suoi poteri, può creare wormhole, quasi immune agli attacchi telepatici, limitata capacità telepatica, allenato nelle arti marziali

Debolezze Nessuna difesa contro gli attacchi basati sull'anima e altre forme di potere più esotiche

Capacità Distruttiva Planetaria

Raggio d'Azione Molti anni luce

Velocità Massiciamente Ipersonico+, reazioni a velocità luce

Durabilità Massimo Umano da normale, Blocchi di Città potenziato ma senza scudi, Stellare con i campi di forza (resistono agli attachi combinati di Thor e She-Hulk)

Forza Massimo Umano, potenziabile oltre le 100 tonnellate

Resistenza Sovrumana

Equipaggiamento Standard La sua armatura, incluso il suo elmo che lo aiuta a respingere gli attacchi telepatici

Intelligenza Intelletto da supergenio, capace di creare tecnologia avanzata e un maestro della genetica, ha costruito una stazione spaziale, robot, armi avanzate, creature superpotenziate tramite ingegneria genetica e molte altre cose, è uno stratega e tattico esperto

Attacchi / Tecniche Particolari

- Scudo Magnetico: Magneto usa un campo di forza intorno al suo corpo, perennemente attivo durante i combattimenti, che deflette i proiettili e gli attacchi fisici, mentre assorbe quelli energetici. Questo scudo può sopportare un enorme quantità di danni (includendo ripetuti colpi di mostri con forza al livello Classe 100, esplosioni nucleari, attacchi da tecnologia avanzata e/o aliena, addirittura attacchi da entità al livello di Araldo)

- Estrazione del Ferro dal Sangue: Magneto può manipolare il ferro presente nel sangue nemico, estraendolo o modificandolo per distruggere gli organi interni. L'avversario muore quasi istantaneamente.

- Diamagnetismo: Magneto può controllare il diamagnetismo, che gli permette di controllare l'energia e i materiali che non sono ferromagnetici


Vittorie all'interno della Virtual Arena

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Sconfitte all'interno della Virtual Arena

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