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Prima Era[]

Sauron è un Maiar, uno spirito "angelico" della mitologia creata da Tolkien. Fu in origine un potente servo di Aulë il Fabbro, uno spirito più possente, uno dei Valar, o Custodi del Mondo e grande rimase la sua scienza nei saperi tradizionali che appartenevano a quella stirpe (che più tardi insegnerà agli elfi dell'Eregion con cui essi fabbricheranno gli Anelli del Potere e che egli stesso userà per forgiare l'Unico Anello). Ad ogni modo, Sauron fu presto irretito dall'Oscuro Nemico Melkor, più tardi conosciuto come Morgoth (l'Ainu votato al Male), e diventò una creatura malvagia. Questo avveniva prima della distruzione di Almaren. Sauron servì Morgoth fedelmente, e nei giorni a seguire, dopo che Morgoth fu sconfitto e imprigionato fuori dai confini del mondo, Sauron irretì gli Uomini, in particolare quelli del regno di Nùmenor, portando il regno alla distruzione, durante la Seconda Era. Sauron non commise gli errori che fece il suo maestro; infatti, mentre Morgoth voleva controllare o distruggere Arda stessa, (a discapito delle opere costruite dai Valar su di essa), il desiderio di Sauron era di dominare la mente e la volontà di tutti i popoli della Terra di Mezzo. Durante la Prima Era, i Noldor lasciarono il Reame Beato di Valinor in Aman (la Terra), (contro il consiglio dei Valar) per muovere guerra contro Morgoth, che aveva rubato i Silmaril, gemme magiche che racchiudevano la luce degli alberi di Valinor. In questa guerra Sauron fu il principale servo di Morgoth, acquistando col tempo grande importanza. Sauron a quel tempo era un maestro di illusioni e cambiamenti di forma, e i suoi servi erano Draugluin (Signore dei Lupi Mannari, creati da Sauron) e Thuringwethil (il suo Araldo vampiro). Quando Morgoth lasciò Angband per corrompere gli Atani (Uomini). Sauron diresse una guerra contro gli Elfi durante la quale conquistò l'isola di Tol Sirion, che divenne poi famosa come Tol-in-Gauroth, l'Isola dei Lupi Mannari. Dieci anni più tardi, Finrod Felagund, il Re di Nargothrond, e formalmente signore di Tol Sirion, morì per proteggere Beren nelle segrete di Tor-in-Gaurhoth; dopodiché Lúthien e Huan sconfissero Sauron e salvarono Beren nelle segrete dove fu gettato. Dopo la sconfitta inflittagli da Lúthien, Sauron fu protagonista di una piccola parte degli eventi della Prima Era. Dopo che il suo Signore fu sconfitto, Sauron si pentì (apparentemente) e pregò per la misericordia. Ma non era disposto a ritornare all'Ovest per essere giudicato, quindi scappò e si nascose.

Seconda Era[]

Dopo essere rimasto nascosto e inattivo per circa 1000 anni, durante la Seconda Era Sauron assunse un bell'aspetto, e si fece chiamare "Annatar", il Signore dei Doni, cercando di ingannare Elfi, Edain (Umani) e Nani. Avendo ancora mantenuto il potere di cambiare aspetto, si rese esteticamente piacente, vestito come un nobile consigliere sempre pronto a dispensare saggi suggerimenti.

Comprese subito che gli Uomini erano i più facili da irretire, sottovalutò i Nani, credendo che avrebbero ceduto subito alle lusinghe del potere, quando invece essi si rivelarono quanto mai resistenti. Cercò costantemente di sedurre con le sue conoscenze gli Elfi, sapendo che tra i viventi erano quelli con maggior potere: sapendo anche che gli Elfi erano i più accorti e onesti, usò tutta la sua abilità

Sauron

di ingannatore, cambiando voce e mostrandosi come un signore benevolo e sapiente, ma non riuscì a ricevere la necessaria fiducia che desiderava, infatti Gil-galad (Re Supremo dei Noldor) e Elrond di Rivendell sospettavano che questo misterioso individuo avesse intenzioni meno nobili delle sue parole. In questo periodo Annatar si presentava come una sorta di pacificatore, e sosteneva che tutti i doni che elargiva con tanta generosità erano mirati a rendere più bella la Terra di Mezzo e a renderla simile a Valinor. Annatar riuscì invece a stringere amicizia con gli Elfi fabbri dell'Eregion, grazie al fatto che questi erano sempre avidi di nuove tecniche di fabbricazione dei gioielli (come anche i Nani). Con il suo aiuto gli Elfi forgiarono svariati Anelli del Potere, (senza l'aiuto di Sauron, Celebrimbor forgiò Narya, l'anello di rubino, Nenya, l'anello di diamante e Vilya, l'anello di zaffiro) ma Sauron in segreto forgiò l'Unico Anello nella Montagna di Fuoco, con cui dominare tutti gli altri, fondendo in esso la maggior parte del suo potere e della sua volontà. Ma quando l'Oscuro Signore infilò al dito l'Unico Anello i Noldor capirono di essere stati ingannati, e nascosero i loro tre Anelli più potenti (Narya, Nenya e Vilya) che Sauron desiderava possedere più di tutti gli altri perché così avrebbe dominato le menti degli Elfi e controllato ciò che gli anelli potevano controllare (esempio, il mantenimento della pace e la conservazione della bellezza nei luoghi in cui erano nascosti). Sauron però, accortosi che il suo inganno era stato smascherato, invase l'Eregion devastandolo; in questa guerra perse la vita anche Celebrimbor alle porte di Moria.

Sauron però riuscì a riprendersi molti Anelli del Potere, che poi distribuì tra vari re degli uomini e dei nani; mentre non impiegò molto tempo per sottomettere alla sua volontà gli umani, trovò più difficile schiavizzare i nani, ai quali gli anelli del potere non facevano alcun effetto negativo se non quello di renderli collerici quando non riuscivano a trovare sempre più ricchezze. In questo periodo Sauron divenne "l'Oscuro Signore di Mordor", erigendo la Torre Oscura di Barad-dûr, vicino al Monte Fato, dove forgiò l'Unico Anello; costruendo il Cancello Nero di Mordor per prevenire invasioni; e formando massicce armate di Orchi e Uomini (principalmente Esterling e Sudroni). A causa di questo, verso la fine della Seconda Era, Sauron assunse nelle regioni più orientali della Terra di Mezzo (che erano state da lui sottomesse) il titolo di "Signore della Terra" e "Signore degli Uomini". Quando Ar-Pharazôn usurpò il trono di Númenor, nell'anno 3255, vide il crescente regno orientale di Sauron come una minaccia. Quindi con una flotta veleggiò verso il porto di Umbar e vi approdò con un grandioso apparato di guerra. I servi di Sauron che videro la flotta di Ar-Pharazon furono così sgomenti della potenza numenoreana da fuggire via impauriti; allora Sauron stesso, che ancora aveva bell'aspetto, decise di umiliarsi prostrandosi a terra e implorando perdono agli uomini. L'atto di sottomissione era stato congegnato da Sauron per ingannare il re umano, ma probabilmente lui stesso provò timore di fronte alla gloria degli uomini. Così Ar-Pharazon, che fra tutti i sovrani di Numenor fu il più potente e al contempo il più ambizioso, decise orgogliosamente e ingenuamente di imprigionare Sauron; l'oscuro signore approfittò dello sfrontata arroganza del re per ingraziarselo, ben presto infatti ne conquistò la fiducia tanto da raggiungere il rango di sommo sacerdote. Dapprima Sauron convinse Ar-Pharazon che egli era un sovrano troppo potente per dover dimorare solo in Numenor, incitandolo così a spadroneggiare sulle coste della Terra di Mezzo, soprattutto a Umbar; poi cominciò a diffondere tra la popolazione la paura della morte, che secondo Sauron era una maledizione imposta dagli invidiosi Valar; inoltre negò l'esistenza di Eru, affermando che l'unico vero Signore del Mondo risiedeva nel Vuoto, intrappolato dai malvagi dèi; così Sauron continuò a obnubilare la già debole mente del re, incitandolo a istituire culti religiosi in adorazione di Morgoth e a perseguitare crudelmente gli infedeli, che spesso venivano offerti in sacrificio al loro dio malvagio; alla fine Sauron convinse il re che il popolo di Numenor si prendesse con la forza ciò che i Valar gli aveva negato, cioè l'immortalità: allora Ar-Pharazon preparò il più grande esercito che mai si fosse visto in Arda e salpò verso Aman. Il piano di Sauron si fondava sull'idea che i Valar avrebbero distrutto Ar-Pharazon e il suo esercito, eliminando il più grande ostacolo alla conquista della Terra di Mezzo. Tuttavia, i Valar non avevano potere diretto sui Figli di Eru: per evitare una guerra, decisero di rinunciare al titolo di guardiani del mondo e invocare Ilúvatar. Eru distrusse la flotta del Re e seppellì Ar-Pharazon e il suo esercito nelle Grotte degli Obliati. Allo stesso tempo Númenor fu sprofondata nel mare e le Terre Occidentali vennero separate dal mondo. Nella distruzione della Terra del Dono, Sauron perse la sua forma corporea e con essa tutte le energie che aveva impiegato per conquistare i Numenoreani. "Da allora non fu più in grado di assumere una forma fisica gradevole, affidandosi unicamente all'Anello per sottomettere i suoi alleati". Un gruppo di Númenóreani fedeli furono salvati dai Valar durante la distruzione dell'isola e giunsero alla Terra di Mezzo, dove fondarono i Regni di Arnor e di Gondor. Questi Uomini, guidati da Elendil l'Alto, e dai suoi figli Isildur e Anarion, si allearono con il Re degli Elfi, Gil-galad, e insieme attaccarono Sauron e, dopo una lunga guerra, lo sconfissero, nonostante Elendil e Gil-galad perirono nello scontro con Sauron. Isildur, figlio di Elendil, prese la spada del padre e colpì Sauron che era stato gravemente ferito, gli tagliò il dito in cui portava l'Anello e lo tenne per sé. Ma l'Anello si volle liberare di Isildur, che morì per mano degli Orchi, nei pressi dei Campi Iridati. Allora l'Anello finì nelle acque dell'Anduin e non se ne seppe più nulla per secoli. Sauron perse quasi tutto il suo potere, vagando come spirito impietoso e terribile per moltissimo tempo.

Terza Era[]

Durante la Terza Era della Terra di Mezzo, Sauron crebbe di nuovo, prima in una fortezza chiamata Dol Guldur, il Colle di Stregoneria, nel Bosco Atro meridionale. Non fu più in grado, però, di avere una forma fisica e il suo spirito appariva come un Occhio infuocato senza palpebre (da cui il soprannome il "Grande Occhio"). A Dol Guldur fu conosciuto come il "Negromante", e gli Elfi non capirono subito che altri non era che Sauron, ma pensarono si trattasse di uno dei Nazgûl, forse il Re Stregone di Angmar in persona. Allora Gandalf lo stregone si recò a Dol Guldur e scoprì la verità, e spinse il Consiglio ad attaccare Dol Guldur. Ma il Bianco Consiglio era presieduto da Saruman, che voleva per sé l'Anello, e che era convinto che il potere dell'Anello si sarebbe rivelato da sé. Più tardi, invece, Saruman scoprì che i servitori di Sauron ispezionavano l'Anduin nei pressi di Campo Gaggiolo e che Sauron era quindi al corrente della fine di Isildur. Allora ordinò di attaccare Dol Guldur, perché voleva impedire a Sauron di trovare l'Anello. Sauron, nel frattempo, tornò a Mordor, dove ricostruì Barad-dûr e ordinò di occupare Dol Guldur. Fortificò Mordor e si preparò alla guerra contro Gondor e gli Elfi. Sauron costruì enormi armate di Orchi. Si alleò con gli Uomini mercenari dell'Est (Rhûn) e del Sud (Harad). Chiamò a sé i suoi più temibili servitori, i Nazgûl, o "Schiavi dell'Anello", ognuno soggiogato da uno dei Nove Anelli che Sauron forgiò per gli Uomini. Sauron adottò il simbolo dell'Occhio rosso senza palpebre, divenuto

L'occhio di Sauron

simbolo di potere e paura per tutta la Terra di Mezzo.

Ma fu sconfitto quando l'Unico Anello, trovato da Bilbo Baggins l'Hobbit, fu gettato nella Voragine del Fato sull'Oroduin, il Monte Fato, a Mordor, nelle stesse fiamme dalle quali fu forgiato. Il Portatore dell'Anello, Frodo Baggins, fallì all'ultimo, non riuscendo a resistere al potere dell'Anello nel luogo stesso della sua creazione; ma un precedente possessore dell'Anello, Gollum, lo salvò recuperando l'Anello in un disperato tentativo di riprenderselo, e cadendo nella Voragine insieme ad esso. Fu l'ultimo atto di Gollum contro Frodo Baggins che portò alla sicura sconfitta di Sauron, per sempre. Il potere di Sauron venne meno, e la sua potenza nella Terra di Mezzo cessò, e le creature animate dal suo spirito furono come private della forza interiore che le guidava. Il suo spirito divampò sopra Mordor come una malefica nuvola nera, ma fu spazzato via da un potente vento dall'Ovest, e Sauron perse completamente i suoi poteri, non potendoli mai più riacquistare. Anche Saruman (Sharkey), a seguito della guerra su Rohan, subì un destino simile, venendo assassinato da Grima Vermilinguo, il quale a sua volta venne trafitto da una freccia scagliata da un hobbit cacciatore.

Scheda Tecnica[]

Nome: Sauron.

Origini: Il Signore degli Anelli.

Genere: Maschio.

Classificazione: Maiar.

Età: Incalcolabile (più vecchio dell'universo)

Poteri e Abilità: Super forza, velocità, durabilità, immortale (tipo 1), telecinesi, telepatia, scudi energetici, mutaforma, manipolazione dell'energia, magia, illusioni, manipolazione mentale e resistenza ad essa, intangibilità e invisibilità (da spirito).

Debolezze: Se viene privato dell'Unico perde molti poteri, se l'unico anello viene distrutto muore.

Capacità Distruttiva: Grosso edifico in forma fisica | Città con la magia/telecinesi.

Raggio d'azione: Mischia umana nei attacchi convenzionali, i suoi poteri sono al livello Planetario.

Velocità: Sovrumana.

Durabilità: Piccola città.

Forza di Sollevamento: Sovrumana.

Forza Contundente: Sovrumana.

Resistenza: Illimitata.

Intelligenza: Molto alta, leader di un potentissimo esercito che stava per conquistare la Terra di Mezzo.

Equipaggiamento Standard: L'Unico Anello.

Attacchi e Tecniche particolari

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Vittorie all'interno della Virtual Arena[]

Sconfitte all'interno della Virtual Arena[]

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