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Storia[]

Thor è il figlio di Odino e Gea, la madre terra, cresciuto nel reame di Asgard. La patria di Thor è Asgard, la città dell'Arcobaleno, difesa da Heimdall, il guardiano. All'interno di questa fantastica città risiede il dio Odino, il padre di Thor e di tutti gli dei, barbuto, anziano ma non vecchio, irascibile e avvolto in armature e vesti elaboratissime. La bella Sif è la compagna di tante battaglie del Dio del tuono. Balder è l'eroe puro, con la sua spada, Svadren, sempre al servizio del bene. Esistono anche altri personaggi minori, ma questi sono i principali, ricavati dalla mitologia nordica. La città di per sé è costituita da costruzioni elaboratissime. Le armi sono pure straordinariamente complesse, dal disegno elaborato, spesso quasi contorto. Esistono armi bianche, ma anche cannoni veri e propri, catapulte e altri arnesi, talvolta di straordinaria potenza. Il linguaggio di Thor, degli altri asgardiani e di altri personaggi delle avventure, è volutamente arcaico e solenne, infarcito di

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Re di Asgard, figlio di Odino e signore della tempesta!

termini enfatici, tanto che, nella versione originale, il personaggio usa il pronome di seconda persona singolare thou ("tu"), che nell'inglese contemporaneo è stato sostituito da you ("voi"). I dialoghi sono lunghi ed elaborati, simili ad un poema nordico o alle atmosfere wagneriane, con un gran numero di parole disegnate nelle varie tavole. I lineamenti dei personaggi sono duri, le forme fisiche massicce. Quand'era giovane, Thor partì per conto del padre assieme a Sif e a Balder, due suoi amici, alla ricerca di oggetti mistici per forgiare un'arma magica. Ostacolati da Loki e i suoi incantesimi, i tre dovettero affrontare: il drago Fáfnir per avere una sua scaglia, i giganti del ghiaccio ed altre avversità. Ma il pericolo più grande si rivelò Karnilla, una regina nemica di Odino. Karnilla fece in modo che Thor non potesse trovare l'ultimo ingrediente, l'acqua del lago di Lilitha, trasformando l'acqua in sabbia. La regina e le sue armate attaccarono Asgard, vennero subito sconfitte, ma Karnilla colpì mortalmente Thor con una freccia, uccidendolo. Thor venne salvato dalla sabbia che aveva preso al lago incantato e dalle lacrime di Sif, di conseguenza Karnilla tentò di uccidere Loki. Balder si offrì come vittima da uccidere al posto di Loki e infine la regina se ne andò commossa. Dagli ingredienti trovati Odino forgiò Svadren, la spada di Balder, come premio per la sua umanità. Divenuto adulto, Thor riuscì a sollevare Mjöllnir, il martello degli dei, ma divenne arrogante tanto da attaccare i giganti del ghiaccio, che erano in pace con gli asgardiani. Thor venne esiliato sulla Terra (Midgard) dal padre Odino, re degli dei di Asgard, che con l'intento di insegnargli l'umiltà lo trasformò nel mite dottor Donald Blake, un giovane medico zoppo. Egli stesso perse memoria della sua identità precedente. In Norvegia Blake apprende gradualmente il suo retaggio dal momento in cui trova un vecchio bastone in una grotta. Un'astronave atterra infatti poco distante, occupata da rocciosi abitanti di Saturno, più precisamente, pare, di Titano. Per scappare dalle loro intenzioni ostili Blake si rifugiò nella caverna e là, quasi per caso, scoprì il potere segreto che esso possiede; quando il bastone veniva battuto in terra, si scatenava una tempesta di fulmini e nel bagliore esso si mutava nel mitico martello Mjöllnir e trasformava il suo possessore nel potente Thor. Con questa straordinaria trasformazione egli acquisiva grande potere e forza, da ricacciare gli invasori sulla loro nave spaziale e costringerli alla ritirata. Questi poteri non erano però privi di limiti. Il martello doveva essere sempre a contatto fisico con l'eroe per fare in modo che questi non tornasse, dopo soli sessanta secondi, alla sua fragile forma umana (la maledizione viene poi rimossa dopo che un guerriero alieno, di nome Beta Ray Bill, provò d'essere altrettanto degno di Mjöllnir, sconfiggendo il Dio del Tuono in battaglia e ricevendo una variante del martello in cui venne trasferita la maledizione della trasformazione). Per tornare umano, invece, gli era sufficiente colpire con il manico del martello a terra. Thor, grazie alla sua natura divina e al suo inseparabile martello fatato, è considerato uno dei supereroi più potenti. Mjolnir gli permette di volare, lanciato verso la direzione desiderata e tenendosi ben saldo alla sua cinghia; gli permette inoltre di controllare il clima e, occasionalmente, viaggiare nel tempo e in altre dimensioni. Per salvare il nostro pianeta dai folli piani di conquista del fratellastro Loki, sempre pronto a tramare nell'ombra accordandosi con i demoni e i Troll, Thor si produce in epici combattimenti, spesso con Lady Sif e Balder al suo fianco. Tra le sue sfide alcune risultano particolarmente significative: una di questa è contro il terribile Mangog, un essere dalla potenza sovrumana che un giorno è apparso per distruggere Asgard. Mangog ha piedi e mani a 3 dita, una bocca enorme dalla potente dentatura e una coda robusta, pur essendo bipede. Egli è stato creato da Odino e nel suo corpo mostruoso sono stati imprigionati i componenti di un'intera popolazione, come punizione: si tratta di miliardi di persone e Mangog ha la forza di tutti loro messa insieme. Può pertanto superare qualunque avversario, Thor incluso. Tutto sembra perduto. Ad un certo punto Thor, impotente contro l'avanzata del mostro, che lo irride chiedendogli se abbia paura, gli risponde: «Solo un pazzo non ha mai conosciuto la parola paura!» ma continua a battersi per impedirgli di arrivare alla camera dove Odino sta riposando (come spesso gli accade, viene colto da un improvviso sonno che lascia spazio ai cospiratori). Alla fine della lotta Odino si risveglia quando il Mangog è a pochi metri da lui, e con il suo scettro scioglie l'incantesimo: Mangog viene dissolto e al suo posto riappaiono, nel loro pianeta d'origine, le innumerevoli persone che erano state riunite nel suo corpo. Celebri sono anche altri incontri, per esempio con Galactus, creatura capace di disintegrare interi mondi per ricavarne energia vitale, come anche la dea Hela, la signora della Morte. Vi sono innumerevoli battaglie in cui la fantasia degli autori si sbizzarrisce con scene grandiose, spazi e distruzioni su scala cosmica, combattimenti violentissimi e incontri con esseri dai poteri straordinari e armature e strutture d'ogni tipo. Vi sono anche personaggi misteriosi, come il Registratore, una macchina umanoide inviata da un lontano mondo per registrare ogni evento e che è praticamente invulnerabile, ma non interviene mai nei fenomeni che osserva, battaglie incluse. Con il Registratore, Thor affronterà anche un viaggio tra i più straordinari: quello verso Ego, il Pianeta Vivente. Esso è un intero pianeta che ha preso coscienza e che costituisce una minaccia per l'Universo. Thor lo attacca e penetra al suo interno, dove praticamente si ritrova dentro una sorta di corpo umano, con vene grandi come caverne. Come Il Registratore ha notato, se è un corpo, vi devono essere anche anticorpi, che infatti arrivano: sono grandi come persone e con corpi umanoidi. Segue una battaglia tremenda. Nel frattempo Ego combatte anche contro Galactus, ma alla fine dell'avventura Ego viene ridotto alla ragione. Ad un certo punto della sua storia, il Dio del Tuono si unisce con altri supereroi Marvel e forma il supergruppo dei Vendicatori: questo avvenne quando il suo fratellastro Loki cercò di mettere l'incredibile Hulk contro di lui. Durante la battaglia si unirono al dio del tuono anche Iron Man, Ant-Man e la sua bella partner Wasp, e alla fine decisero di formare una squadra; Thor ne è stato a lungo un fiero membro, alternando i suoi doveri ad Asgard con quelli di Vendicatore. Grazie al coraggio dimostrato, successivamente Thor viene liberato dall'incantesimo del padre e diviene il protettore della Terra (chiamata Midgard dagli dei). Gradualmente l'alter ego del dottor Blake verrà abbandonato, dal momento che Thor scoprirà molti anni dopo che il timido medico era solo una figura fittizia, creata attraverso falsi ricordi da Odino stesso per insegnare al figlio l'umiltà. Per un certo periodo Thor, che sembrava avesse ucciso il fratello Loki, fu esiliato da Odino ed il posto di Dio del tuono fu dato a Eric Masterson, un architetto di New York che Odino ritenne degno di impugnare Mjolnir e che, battendo il martello, assumeva un aspetto e i poteri simili a quelli di Thor. Masterson scoprì presto che in realtà il vero Odino era stato imprigionato nel regno di Mefisto e che Loki ne aveva assunto le sembianze; una volta liberato, Thor riprese il suo posto ad Asgard mentre Odino, in segno di gratitudine, forgiò per Masterson un nuovo martello con poteri simili a quelli di Mjolnir e divenne l'eroe noto come Thunderstrike. Thor venne "fuso" una terza volta con un essere umano quando, durante una battaglia tra il Distruttore e i Vendicatori, l'infermiere Jake Olson morì mentre prestava soccorso ad un civile. Sentendosi in colpa per la morte del ragazzo, Thor fece un patto con Hela, la dea della morte Asgardiana, e col misterioso Marnot, una creatura extra - dimensionale:

Thor

Thor appena sa dell'inevitabile visita di sua suocera.

fondendosi col mortale, Thor ne avrebbe condiviso esperienze e ricordi (oltre la capacità di esprimersi nel "linguaggio di Midgard"), continuando a vivere la vita di Olson e tornando ad essere Thor battendo il pugno in terra, proprio come faceva anni prima nei panni di Blake o di Masterson. Quando Odino morì e Thor ne ereditò l'immenso potere, i due si separarono definitivamente e Olson venne resuscitato, tornando dai suoi cari. Thor ereditò gli incredibili poteri del padre e per lui iniziò una nuova vita: entrò in possesso della magica forza conosciuta come Potere di Odino che lo rese virtualmente onnipotente e lo trasformò nel Re di Asgard. Dopo l'incoronazione, Thor prese la decisione di collegare insieme il mondo divino di Asgard a quello umano, così che gli umani potessero usufruire della guida e della saggezza degli dei. Ma i newyorkesi (compreso l'Uomo Ragno) non ne furono molto entusiasti, e dopo che l'esercito lanciò una bomba atomica su Asgard (che però Thor contenette), il Re degli Dei decise di dividere nuovamente i due mondi.

Thor: Ragnarok[]

Loki dall'alto del trono onniveggente spiava tutti i mondi cercando qualcosa da usare per imporre il suo dominio. La voce era giunta ai tre nani fabbri, coloro che avevano forgiato Mjolnir, il martello di Thor, un'arma molto potente. Mjolnir era stato forgiato dal cuore di una stella ed era stato benedetto dal potere di Odino, ma il suo stampo, ancora intatto, poteva essere usato per creare armi simili a Mjolnir ma meno potenti se prive della benedizione di Odino. Così i tre fratelli vollero custodire lo stampo: quando la notizia giunse a Loki i tre decisero di gettare lo stampo nel Ginnugagap, il buco primordiale dove tutto veniva risucchiato, anche la vita. Quando giunsero sul ponte, questo crollò sotto il peso dello stampo, il fiume sottostante evaporò e i tre morirono. Loki vide quello che era successo e rise di gioia, tremarono i monti, tremarono gli animali e tremò Asgard. Thor assieme all'incantatrice Amora, Sif, Balder, Hogun, Volstangg, andò sull'isola dei nani per onorare la morte dei tre mastri nani. A un certo punto la montagna, la casa dei nani, tremò e crollò. Loki, assieme al figlio Fenrir il re dei Troll ed al gigante figlio di Ymir, distrusse la montagna sulla nave dei morti. Thor ingaggiò battaglia ma Loki aveva dato ai suoi alleati martelli creati

Rune Thor

Rune King Thor il Dio degli Dei

da Surtur, il signore dei demoni, con lo stampo di Mjolnir. Mjolnir venne distrutto e Loki, con la potenza del suo martello, distrusse l'isola dei nani lasciando annegare Thor. Questi, distrutto dalla morte dei suoi amici, sprofondò ma nell'ultimo istante, quando il serpente di Asgard stava per ucciderlo, si teletrasportò a Migdard dai suoi amici Iron Man e Capitan America. Assieme ai due sconfisse Loki. Dopo averli fatti tornare sulla terra assieme al suo popolo, combatté le orde di Surtur e di Loki. Thor iniziò così un viaggio alla ricerca della saggezza di Odino: ciò lo portò a Yggdrasill, l'albero universale, e lì, sacrificando i suoi occhi, bevve l'acqua di Mimir e si appese, come fece suo padre, a Yggdrasil per imparare le Rune. Sull'orlo della morte invocò Odino per salvarsi da Hel, la signora dei morti, e venne portato in un altro piano della realtà dove vi erano gli dei oscuri. Questi esseri prendevano potere dalla vita degli Asgardiani. Thor, per fermare tutto questo, acquisì il Potere di Odino e ricreò Mjolnir. Dopo aver salvato Beta Ray Bill, distrusse definitivamente gli dei oscuri e uccise in successione il Serpente di Midgard, Loki e Surtur. Poi, per spezzare il ciclo del Ragnarok una volta per tutte, distrusse egli stesso Asgard e il suo popolo. Al termine della saga, l'Asgardiano si sacrificò per salvare l'universo dal giorno del giudizio. Il suo posto venne preso dall'alieno Beta Ray Bill, amico di lunga data del Dio del Tuono e uno dei pochi in grado di sollevare il sacro martello incantato Mjolnir.

Il ritorno del Dio del tuono[]

Thor è tornato in vita tornando a fondersi con Donald Blake proprio come tanti anni fa; sembra che, alla morte di Odino e degli dei di Asgard, Blake sia misteriosamente tornato ad esistere in uno sconosciuto piano astrale (essendosi annullati gli effetti dell'incantesimo del "Padre degli dei") e unendosi misticamente a Thor entrambi siano ritornati in vita su Midgard. Blake si è stabilito in Oklahoma dove continua a praticare la professione di medico. Dopo aver fatto risorgere Asgard sulla Terra (sopra un terreno legalmente acquistato) Thor è andato alla ricerca dei propri fratelli asgardiani, nascosti nell'animo di alcuni terrestri; a New Orleans trova Heimdall, guardiano del ponte Bifrost, rifugiatosi nell'animo di un senzatetto, e grazie al suo martello, lo risveglia; poco prima di far ciò però Thor viene rintracciato da Iron Man, che lo invita a registrarsi e a lavorare per il governo. Ma il dio del tuono, furioso per le azioni perpetrate da Stark durante la guerra civile (soprattutto l'averlo clonato) lo abbatte con una scarica di fulmini. I due ex amici riescono infine a trovare un compromesso: Thor rimarrà neutrale, non appoggiando nessuna fazione e Iron Man tratterà Asgard alla stregua di un'ambasciata straniera, con tanto di immunità diplomatica per chi vi abita. Si tratta comunque di una tregua momentanea; un giorno il dio del tuono tornerà per far scontare a Stark tutti i suoi peccati. Poiché l'armatura di Iron Man è stata distrutta dalla furia di Thor, Tony Stark si dirige a piedi all'elivelivolo dello S.H.I.E.L.D. Successivamente, dopo essersi unito a Medici senza frontiere, Blake trova in Africa i Tre guerrieri, i cui spiriti sono rinchiusi nei corpi di tre soldati di diversa nazionalità riuniti lì dal caso; Thor li risveglia e, insieme a loro, decide di accelerare la ricerca degli asgardiani scomparsi. Grazie ai poteri di Heimdall, scopre che qualcuno ha catturato tutti i potenziali asgardiani e rinchiuso in una base militare abbandonata nel deserto; il rapitore è il suo amico Balder, che per l'occasione ha indossato l'armatura divina del Distruttore. Dopo aver sconfitto il rivale, Thor fa un'incredibile scoperta: tra gli dei liberati vi è una donna che non è la sua amata Lady Sif ma il suo fratellastro Loki, tornato a nuova vita con delle sembianze femminili. A insaputa di Thor, la "nuova" Loki ha stretto un'alleanza col Dottor Destino, che sembra nutrire un forte interesse per gli dei asgardiani. Dopo aver risvegliato molti dei suoi fratelli asgardiani, Thor prende il posto del padre come signore di Asgard. Gli Asgardiani cominciano ad ambientarsi nella loro nuova patria, e Thor vorrebbe assicurare ai suoi sudditi un futuro più radioso, distante dalle antiche e severe leggi di Odino. Tuttavia incombe la minaccia che gli dei non risvegliati possano passare dalla parte del male, perciò il signore delle tempeste è costretto a risvegliare tutti gli dei restanti, compresi i suoi nemici. Thor è intenzionato a risvegliarli tutti in una volta e per non perdere altro tempo vola oltre l'atmosfera del pianeta scatenando una violenta tempesta: l'incantesimo sembra andare a buon fine in quanto si vede che da ogni parte del mondo gli dei cominciano a risvegliarsi, ma il tremendo sforzo gli fa perdere i sensi e una volta precipitato sulla terra giace sul suolo apparentemente morto. Lo sforzo costringe Thor a rigenerarsi attraverso il Sonno Rigeneratore, durante il quale, per evitare che il suo corpo diventi vulnerabile come succedeva a suo padre, la sua forma divina addormentata viene sostituita da Donald Blake. Trovandosi in uno stato in sospeso tra vita e morte, Thor raggiunge un luogo dove scopre che vi sono suo padre Odino e il demone del fuoco Surtur. Il dio del tuono chiede al padre il perché di tutto questo e Odino gli narra tutta la storia: Il padre di Odino, Bor, era morto in battaglia a causa del maleficio di uno stregone. Benché Bor avesse chiesto al figlio di cercare uno stregone che lo liberasse, Odino si convinse della morte del padre e preferì lasciare che egli riposasse in pace. Il fantasma di Bor, tuttavia, tornò a perseguitare il figlio e lo spinse ad adottare Loki, che, in seguito, come predetto da Bor, sarà la causa della caduta di Odino. Essendo morto prima dell'ultimo Ragnarok, Odino non è riuscito a scampare alla maledizione degli dei oscuri e a causa di ciò vive insieme a Surtur in una sorta di Ragnarok, che costringe i due a battersi ogni giorno uccidendosi a vicenda. Thor decide dunque di resuscitare anche il padre, ma Odino rifiuta perché sa che liberando lui, libererebbe Surtur che scatenerebbe di nuovo il ciclo del Ragnarok. Prima di andarsene, però, Thor uccide Surtur facendo sì che per quel giorno Odino non debba morire e poi resuscitare. Poi se ne va, promettendo però che un giorno tornerà e libererà il padre. Nel giorno dell'anniversario della morte di Capitan America, Thor ha evocato lo spirito del suo vecchio alleato, per chiedergli se desiderasse vendetta per il suo omicidio. Cap rifiuta, dicendo di non avere rimpianti o conti in sospeso. In suo onore il dio del Tuono, con i suoi poteri, ha spento tutti i media elettronici in America per esattamente sessanta secondi, concedendogli un minuto di silenzio. Thor, detentore di parte del potere di Odino, ha anche affrontato in battaglia l'Hulk Rosso, venendo in un primo momento battuto, sorpreso dal fatto che il mostro sia riuscito ad impugnare Mjolnir (sfruttando la gravità 0). In un secondo scontro, Thor lo ha poi messo alle corde, lasciando però all'Hulk verde il compito di finirlo. Infine, Thor ha stretto la mano al Gigante di Giada, concedendogli la sua amicizia.

Curiosità[]

Nell'universo Amalgam Thor viene fuso col personaggio DC Comics Orion dei Nuovi Dei dando vita a Thorion. Viene fuso anche con Superman, creando Thor-El.

Le avventure di Thor in italiano sono state inizialmente pubblicate dall'Editoriale Corno nell'omonima rivista, durata 243 numeri. Dopo il fallimento dell'azienda, i diritti sono passati alla Play Press, che lo ha prima pubblicato su Silver Surfer, e quindi in una rivista a lui dedicata, per 60 numeri più alcuni speciali. Con l'avvento di Marvel Italia, Thor è stato pubblicato come comprimario di Capitan America in "Capitan America & Thor", poi in "Thor", in seguito rinominato "Thor & i Nuovi Vendicatori", tutt'ora in vendita. Le avventure del Thor versione Ultimate vengono pubblicate sul bimestrale Ultimates sempre edito da Panini Comics.

Scheda Tecnica[]

Nome Thor Odinson / Re di Asgard / Donald Blake

Origine Marvel Comics

Genere Uomo

Classificazione Dio del Tuono

Età migliaia di anni

Poteri e Abilità Super forza, velocità, durabilità, riflessi, sensi cosmici, levitazione, immortalità (tipo 1), controllo dei fulmini e degli agenti atmosferici, manipolazione della terra, proiezione astrale, resistente a diversi tipi di attacchi, immune alle alte e basse temperature, resistenza a gravità elevate, magia (può potenziare armi e oggetti con incantesimi, capace di percepire fonti magiche, può lanciare illusioni), viaggiare tra dimensioni e universi, può vivere nello spazio, usa il Mjolnir che gli dà molti poteri (vedi Equipaggiamento Standard). Quando divenne Re di Asgard ottenne i poteri di suo padre, Odino, e successivamente, per un breve periodo, ottenne anche la saggezza delle rune

Debolezze Quando usa lo stato di berserker "Furia" rischia di impazzire, spesso contro i mortali trattiene i colpi, tranne in rare versioni, non fù mai pienamente padrone dell'Odin Force

Capacità Distruttiva - Da Sistema Solare fino a potenzialmente Galattico+ (tramite God Blast può ferire esseri come Surtur e Galactus); quando possiede il potere di Odino almeno Multi Galattico+, invece nella versione Rune King almeno Universale+

Raggio d'Azione Multi-Planetario, nelle sue versioni più potenti arriva ad Universale

Velocità Massivamente Ipersonica+ fino a Relativistico con riflessi Massivamente SAL, Massivamente SAL col Mjolnir

Durabilità Sistema Solare, Multi-Galattica+, Universale+

Forza di Sollevamento - Classe Y

Forza Contundente - Classe XTJ

Resistenza Può combattere senza provare stanchezza anche per mesi

Equipaggiamento Standard Mjolnir. Ha anche la Cintura della Forza, che raddoppia la sua forza e può essere posta sul Mjolnir per un attacco incredibilmente potente, in gioventù usava un'ascia nota come Jarnbjorn

Intelligenza Possiede un grande intelletto, la sua forma mortale ha una laurea ed è un medico, fu in grado di creare un sofisticatissimo androide, con un quoziente intellettivo pari a 375, in grado di parlare, muoversi senza bisogno di telecomandi, pensare e con una pelle così resistente da non sentire il martello di Thor. Conosce molte forme di combattimento sia disarmato che l'uso di diversi tipi di armi, millenni di esperienza in battaglia contro ogni sorta di nemici. Grazie al potere delle Rune, Thor diventò onniscente e capace di vedere la struttura quantica dell'universo.

Attacchi / Tecniche Particolari

- Terrakinesis: In casi molto rari, che sono per lo più a causa di preferenza personale, Thor può appellarsi al fianco di sua madre, dei suoi poteri e manipolare la terra. Ciò consente l'apertura di fessure grandi quanto un paese o addirittura la manipolazione del terreno sotto la sala del trono di Mephisto.

- Godblast: Questo è l'attacco più potente di Thor, spara una raffica di essenza/energia divina concentrata dal Mjolnir che può facilmente superare il livello Planetario di distruzione, uccidere esseri immortali e ferire esseri come Surtur e Galactus.

- Furia: Questo è uno stato di berserker in cui Thor può entrare e durante il quale, la sua forza aumenta di 10 volte.

- Anti-Force: Thor utilizza il Mjolnir per scagliare un potente raggio di quella che sembra antimateria, in grado di atterrare anche nemici molto potenti con un colpo solo.

Vittorie all'interno della Virtual Arena[]

Sconfitte all'interno della Virtual Arena[]

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