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Storia[]
Yugi Muto non ha amici ed è continuamente vessato da due bulli: Jonouchi e Honda. Un giorno, dopo la scuola, il capo dei "moralisti" vorrebbe punire Jonouchi e Honda per i loro atti di bullismo contro Yugi. Dapprima sembra avere un'aria bonaria, dicendo a Yugi che non deve farsi trattare in quel modo e che lui può proteggerlo, ma si scoprirà che in realtà vuole soltanto farsi pagare per il suo lavoretto. Yugi si frappone tra il ragazzaccio ed Jono e Honda, venendo pestato al loro posto... da allora diventerà grande amico dei due. Yugi ha da tempo un puzzle misterioso, regalatogli dal nonno Sugoroku Muto, che lo trovò anni fa quando ancora cacciava i tesori in Egitto.
Si dice che nessuno è mai riuscito a ricomporre quel puzzle, ma quel giorno, tornando a casa da scuola tutto preoccupato per non avere i soldi da pagare, Yugi ha come un'illuminazione e riesce a ricomporlo in una sola volta. Da allora si scopre che il puzzle ha in realtà lo spirito di un faraone dentro di sé, ed in certe occasioni si manifesta tramite Yugi. L'aspetto fisico del ragazzo non cambia di molto, ma il suo sguardo diventa più "aggressivo" e rude. Anche il vestito è un po' differente: inizialmente sarà come la divisa scolastica ma con delle decorazioni egizie. Più avanti i vestiti cambieranno ogni tanto. Il protagonista, dopo aver risvegliato lo spirito del faraone, arriverà all'appuntamento col ragazzo cui deve i soldi ma farà con esso un "Gioco delle Tenebre", facendolo illudere di essere pieno di soldi: il giorno dopo, quando i ragazzi entrano a scuola lo vedono nel cortile che gioca con delle foglie... Il gioco delle tenebre del faraone non fa altro che mostrare la vera natura delle persone. Ad esempio, in un'altra occasione si vede un reporter girare un articolo per poi stravolgere tutto quel che ha ripreso: Yugi, coi suoi poteri trasformerà i suoi occhi in dei "mosaici", a rappresentare il fatto che quell'uomo vuole sempre distorcere la verità... ed anche lui la vedrà distorta. Tuttavia, il manga riscuote un particolare successo a partire dal numero in cui viene presentato un certo gioco di carte, Magic & Wizards (Magia e Maghi; Duel Monsters nell'anime), che verrà presentato ai protagonisti dal nonno di Yugi, il quale gestisce un negozio di giocattoli. Questa è solo la prima apparizione del gioco di carte che decreterà il successo di Yu-Gi-Oh! e del gioco di carte reale che è poi venuto fuori. Sarà proprio in questo episodio che apparirà per la prima volta Seto Kaiba, il quale alla fine sfiderà Yugi, perdendo, sebbene sfoderando il mitico Drago Bianco Occhi Blu (rubato a Sugoroku), che non vuol combattere perché non è il suo vero padrone a comandarlo. Yugi sfodererà un'altra carta molto famosa: L'Evocazione del Demone, chiamata stranamente Teschio Evocato nel gioco di carte (sebbene non si tratti di un semplice teschio ma, appunto, di un demone alato). Più avanti si scoprirà che questo non è un semplice gioco di carte: in antichità i mostri rappresentati dalle carte esistevano realmente, ma ad un certo punto sfuggirono al controllo e vennero quindi sigillati in alcune tavolette; tuttavia non bastava e si stava rischiando la distruzione del mondo, ma un faraone impedì questo disastro, rinchiudendo poi la sua anima nel Puzzle Millenario. Yugi, giocando quella partita contro Kaiba, ha proprio messo in gioco gli spiriti dei mostri racchiusi dentro le carte. La storia del faraone verrà spiegata molto più avanti nel manga ed in Italia sono usciti solo i primi numeri riguardanti questa saga. Prima vengono, rispettivamente, la saga di Pegasus e quella dove viene sconfitto Marik. Il gioco di carte Magic & Wizards verrà ripreso dopo qualche numero, in cui Kaiba sfiderà dapprima il nonno di Yugi, che sfodererà il suo Drago Bianco Occhi Blu, pensando di avere la vittoria in pugno. Seto in realtà ha conquistato tutte le tre copie rimanenti del Drago Bianco Occhi Blu presenti al mondo (la quarta è quella di Sugoroku) e grazie ad esse lo vince. Poi toccherà a Yugi battersi nuovamente contro Seto. Lo scontro procede normalmente fino a quando Kaiba sfodera il primo dei suoi Draghi Bianchi. Yugi si vede disperato, tant'è che trova alcune carte debolissime rappresentanti gambe e braccia di un certo "Il proibito". Quando trova l'ultimo pezzo di Exodia il proibito, Yugi finalmente capisce e grazie ad esso vince. L'attacco di Exodia viene rappresentato come Infinito nel manga e sembra debba venir evocato pezzo per pezzo, ma non è esattamente così: nel gioco di carte reale quando il giocatore ha i cinque pezzi in mano (braccia, gambe e corpo) ha immediatamente vinto, senza dover evocare alcun mostro sul terreno. Magic and Wizards viene abbandonato per qualche altro numero: si vedrà Bakura, un altro compagno di classe di Yugi, possessore dell'Anello Millenario e sfidare i protagonisti ad un gioco da tavolo in cui parteciperanno di persona con la propria anima: se perdessero nel gioco, morirebbero anche nella realtà. Sarà lo spirito del Faraone a giocare al posto di Yugi, che invece si ritroverà nel campo da gioco insieme ai suoi amici. Alla fine comunque riusciranno a vincere, ma ci vorrà ben altro per sconfiggere definitivamente lo spirito dell'Anello Millenario. Negli ultimi numeri si capirà che tutti i nemici apparsi prima nell'anime e nel manga (Pegasus, Riuji Otogi-Duke, Marik, Noah ecc) non sono niente; il vero nemico, che forse viene sempre sottovalutato, è Bakura. Alla fine, il gioco di carte diventa, a grande richiesta dei lettori, il fulcro principale su cui si basa il manga. Ci sono alcune incongruenze, più di una volta, rispetto al gioco di carte reale, ma possiamo prenderle come licenze "poetiche" e comunque pensare che il vero Trading card game, nelle prime apparizioni del manga, non era ancora stato creato, ma adattato più avanti da quel che si è visto nella serie.
Curiosità[]
La versione integrale di questo anime è stata trasmessa solo in Giappone. Negli altri paesi del mondo è stata trasmessa la versione censurata statunitense realizzata dalla 4Kids Entertainment, che già in passato aveva stravolto altre serie di successo dell'animazione nipponica (per esempio One Piece). La 4Kids ha stravolto l'anime introducendo concetti che nella versione statunitense (e, quindi, italiana) sono molto importanti ma che nella versione originale non esistono affatto, come il «Cuore delle carte» o il «Regno delle ombre», concetti inventati dai censori per rendere più infantile l'anime. Il «Regno delle ombre», dimensione parallela in cui finiscono i personaggi che in originale muoiono, è stato introdotto dai censori per eliminare dalla serie il concetto di «morte». Per quanto riguarda il «Cuore delle carte» (che nella versione originale è citato raramente, oltre ad essere totalmente privo del significato che ha nella versione statunitense, dove rappresenta una vera e propria forza cui fare appello), è servito anch'esso a rendere più infantile la serie: nella versione originale i personaggi combattono con le loro uniche forze, senza invocare alcun «cuore delle carte» per vincere le battaglie. Altre censure importanti sono state la sostituzione delle colonne sonore originali con musiche più infantili, lo stravolgimento di interi dialoghi o episodi, l'invenzione completa di sottotrame che non esistevano nella versione originale e la modifica al computer di interi fotogrammi (ad esempio, per eliminare armi come pistole o lame). Anche l'aspetto delle carte da gioco è stato modificato: nella versione nipponica esse sono identiche a quelle in vendita nella realtà; in quella statunitense, invece, presentano solo l'immagine principale ed eventuali punti di attacco e di difesa.